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Savona, Piazza Mameli

L’anno scorso ero a Savona, in Liguria. L’estate era molto calda e in un tardo

pomeriggio, un po' stanca, volevo sedermi in un giardinetto pubblico in piazza

Mameli ma tutte le panchine erano occupate. Un anziano mi ha fatto posto e

ha iniziato a parlarmi. Mi ha detto che se avessi avuto un po’ di tempo avrei dovuto aspettare fino alle sei, per vedere un rituale che si svolge da quasi 90 anni. In piazza Mameli si trova il Monumento ai caduti di tutte le guerre con un

meccanismo speciale: una campana suona alle 18 di ogni giorno. I rintocchi sono 21 come le lettere dell’ alfabeto italiano, che racchiudono i nomi di tutti i Savonesi caduti di tutte le guerre.

Il traffico si ferma per un minuto : due vigili bloccano le macchine, tutti i veicoli, anche i pedoni smettono di camminare, le persone sedute si alzano.

Poi tutti riprendono la loro attività o il loro farniente.

Per una straniera come me è stato qualcosa di molto insolito e commovente.

Il monumento con basamento in marmo e figure in bronzo (si dice che il bronzo fu recuperato da alcuni cannoni nemici) è stato realizzato su richiesta di un’associazione di madri e vedove dei caduti. E’ stato inaugurato nel settembre del 1927 in presenza del re Vittorio Emanuele III. All’ inizio era in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale, poi è diventato il ricordo dei caduti di tutte le guerre.

I giovani lo guardano più come un monumento alla pace.

Goffredo Mameli è un poeta e patriota italiano morto prematuramente all'età di soli ventidue anni. Nasce a Genova il 5 settembre 1827.

Muriel CUMINI