Cours de culture italienne
Tous nos cours de culture sont dispensés en italien : cycles de conférences, projections et séminaires. Un voyage au cœur de l’art, du cinéma, de la littérature et de l’histoire.
2025–2026
Inscriptions possibles en cours d’année dans la limite des places disponibles.
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- 02/10 — Leonardo da Vinci, Salvator mundi
- 16/10 — Giovan Battista Tiepolo, Il trionfo di Flora
- 13/11 — Aniello Falcone, San Giorgio
- 18/12 — Francesco Hayez, Il riposo durante la fuga in Egitto
- 15/01 — Guido Reni, David che contempla la testa di Golia
- 19/02 — Amedeo Modigliani, Teste…
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- 30/09 — Leonardo e Francesco I, re di Francia
- 14/10 — Arcimboldo e Rodolfo II, imperatore del Sacro romano impero
- 18/11 — Antonio Canova e Nicola I, zar di Russia
- 02/12 — Gian Lorenzo Bernini e Luigi XIV, re di Francia
- 16/12 — Vincenzo Gemito e la corona d’Inghilterra
- 13/01 — Edoardo Chiossone e l’imperatore Meiji
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- 07/10 — Tomba del tuffatore (480–470 a.C.), Paestum
- 04/11 — Pietro Cavallini, Cappella Brancaccio (1308), Napoli
- 09/12 — Masaccio, Cappella Brancacci (1424), Firenze
- 20/01 — Beato Angelico, Convento di San Marco, Firenze
- 17/02 — Raffaello/Sebastiano/Sodoma, Loggia Farnesina (1511), Roma
- 17/03 — Guercino, Casino dell’Aurora (1621), Roma
- 14/04 — G. & G. Tiepolo, Villa Valmarana (1757), Vicenza
- 12/05 — Galileo Chini, Ciclo delle stagioni (1922), Salsomaggiore
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- 09/10 — Giacomo Caneva (1812–1865)
- 06/11 — Vittorio Alinari (1859–1932)
- 20/11 — Mimmo Jodice (1934–)
- 08/01 — Letizia Battaglia (1935–2022)
- 12/02 — Luigi Ghirri (1943–1992)
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- Valori di regime — M. Camerini, Come le foglie (1934) 80’
- Una commedia piccolo borghese — R. Matarazzo, Giorno di nozze (1942) 89’
- È possibile un nuovo padre? — L. Comencini, La finestra sul Luna Park (1957) 85’
- Un amore operaio — P. Germi, L’uomo di paglia (1958) 104’
- Borghesi in crisi — E. Olmi, La circostanza (1973) 92’
- Miseria sottoproletaria — E. Scola, Brutti, sporchi e cattivi (1976) 116’
- Al capezzale della madre — F. Rosi, Tre fratelli (1981) 112’
- Requiem per la famiglia — M. Monicelli, Parenti serpenti (1992) 101’
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- 07/10 — A. Franchini, Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio, 2024) — Paola
- 04/11 — F. Biamonti, Attesa sul mare (1994) — Francesca
- 09/12 — G. Sapienza, L’università di Rebibbia (1983) — Patrizia
- 20/01 — F. Piccolo, Il desiderio di essere come tutti (2014) — Chiara
- 17/02 — A. Banti, Il coraggio delle donne (1940/2025) — Ambra
- 17/03 — D. Starnone, Scherzetto (2016) — Chiara
- 14/04 — P. Teobaldi, Arenaria (2019) — Francesca
- 12/05 — W. Veltroni, La condanna (2024) — Patrizia
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“C’eravamo noi normalissimi uomini – ma anche donne – che già non eravamo tutti uguali, c’erano quelli più intelligenti e quelli meno […] Però sempre uomini normali e pressappoco tutti uguali. Solo una volta per secolo – quando proprio non per millenni – appariva sulla faccia della terra un Uomo con la U maiuscola, che aveva le fattezze di un uomo, ma che dentro di sé aveva lo Spirito di tutto un popolo o di tutta un’era. Era un uomo-Dio, un Demiurgo, una potenza cosmica incarnata in un solo uomo; ben diverso da un uomo normale. Una specie di Messia come per gli ebrei, e del resto non era stato proprio il Papa Pio XI a dirgli “Uomo della provvidenza”? E secondo lei cosa voleva dire? Esattamente questo, che questa grande fortuna che capitava sì e no a qualche popolo ogni tanti millenni stavolta ce l’avevamo noi – l’Uomo – e gli altri facessero attenzione […]. E se ci credeva il papa, lei permetterà che ci abbiamo creduto anche noi?”
— Antonio Pennacchi, Canale Mussolini
L’Uomo con la U maiuscola, l’uomo della Provvidenza, ossia Benito Mussolini. Una grande fortuna per l’Italia anche secondo molti osservatori stranieri. Un giornalista svizzero corrispondente dall’Italia scriveva nel 1933 che il fascismo “non ha creato soltanto un’Italia nuova ma un italiano nuovo, che ha il senso delle virtù antiche del coraggio, dell’ordine e della disciplina”. Nello stesso anno un altro ammiratore di Mussolini, l’ambasciatore inglese, annotava entusiasta che “gli italiani sono ora orgogliosi di essere italiani”.
Non tutti gli italiani sono stati orgogliosi di vivere nell’Italia del Duce. Molti oppositori politici non sono sopravvissuti alla violenza fascista, molti si sono salvati lasciando l’Italia, altri hanno resistito alle pressioni del regime o si sono limitati a un’adesione formale, senza condividerne obiettivi ed esaltazioni. È innegabile però che, per motivi diversi, il fascismo ha goduto di ampi consensi. Nel corso dei nostri incontri ci proponiamo di dare voce a letture diverse del Ventennio. Lo faremo con l’ausilio di tre testi, che siete pregati di procurarvi:
- Antonio Pennacchi, Canale Mussolini. Parte prima (Mondadori, 2010): racconta la bonifica delle paludi pontine in un grande affresco che vede protagoniste più generazioni della famiglia Peruzzi, convintamente fascista dall’inizio alla fine, che del regime racconta l’inizio e la fine.
- Alessandro Perissinotto, La guerra dei Traversa (Mondadori, 2024): gli stessi anni da un punto di vista radicalmente opposto. Alfredo Traversa, antifascista, nel dicembre del 1922 lascia Torino per sfuggire all’agguato squadrista; si rifugia in Francia, destinazione privilegiata di molta emigrazione politica ed economica durante il Ventennio, tanto da meritare l’appellativo di “America d’Europa”.
- Leonardo Sciascia, Porte aperte (Adelphi, 1987): il dilemma di un giudice che nel 1937 deve scegliere se condannare l’imputato alla pena di morte, recentemente ripristinata dal regime fascista per garantire la sicurezza del paese. Anche i giurati devono scegliere.
Altri autori saranno proposti nel corso delle lezioni.
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In questo ciclo di incontri discuteremo di cinque romanzi, che vi preghiamo di procurarvi e leggere!
- Pietro Spirito, Il suo nome quel giorno, Marsilio, 2018
- Margherita Oggero, Non fa niente, Einaudi, 2017
- Donatella Di Pietrantonio, L’Arminuta, Einaudi, 2017
- Chiara Marchelli, La figlia di lui, Feltrinelli, 2025
- Fioly Bocca, Un luogo a cui tornare, Giunti, 2017
Una figlia alla ricerca di una madre che non ha nessuna voglia di essere ritrovata. Un’aspirante madre che pur di essere madre non esita a ricorrere a una collaborazione esterna, in una sorta di maternità in condivisione. Una figlia che a tredici anni viene riconsegnata ai genitori biologici di cui ignorava l’esistenza, ritrovandosi ad avere due madri, o forse nessuna. Una figlia decisamente ingombrante, la figlia di lui, il compagno della protagonista. Una donna che in un momento critico della sua vita ricerca la maternità.
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Che cosa è successo il 24 marzo 1944? E il 9 maggio 1978?
Sono due delle date della storia italiana che rivivremo insieme, approfondendole attraverso la lettura di testi, l’utilizzo di materiali audiovisivi, la discussione guidata.
Non una lezione frontale di storia, ma un itinerario appassionante da percorrere insieme per conoscere alcune tappe significative che hanno segnato il Novecento e la società italiana.
- l’atelier « Allenamento sui verbi »